C’è aria di festa, di vacanza.
C’è aria di spensieratezza, di felicità, di leggerezza.
C’è aria di primavera, di caldo, di quasi estate.
C’è aria di fine delle lezioni universitarie, di ultimi esami da preparare, di tesi da scrivere.
C’è aria di saluti, di auguri, di “dai poi ci sentiamo”.
C’è aria di studenti, di libri, di cultura, in Via Zamboni, in Piazza Verdi.
C’è aria di ragazzi e ragazze fuorisede, con la valigia, in zona Stazione.
C’è aria di ragazzini che escono contenti da scuola e corrono veloci sotto i portici di Via San Vitale.
C’è aria di chiacchiere, di caffè, di aperitivi, tra amici, in Piazza Santo Stefano.
C’è aria di pausa, di relax, di tranquillità, in Piazza della Mercanzia, sulle panchine in Piazza Minghetti, sui gradini della Basilica di San Petronio.
C’è aria di turisti in Piazza Maggiore, in Via Indipendenza, sotto le Due Torri, che guardano tutto, pieni di meraviglia e incredulità, e che parlano tutte le lingue del mondo.
C’è aria di treni da prendere, di autobus da rincorrere, di bici che sfrecciano sotto gli alberi dei viali.
C’è aria di gita a San Luca, di campane di Pasqua.
C’è aria di sole, di cioccolato, di fiori, di musica.
C’è aria di festa, di vacanza.
A Bologna.

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