Sabato 30 e Domenica 31 ottobre si è svolto a Roma il vertice del G20, per la prima volta presieduto dall’Italia. Tra i principali temi dell’incontro c’erano la lotta alla pandemia da coronavirus e la questione climatica, ma si è discusso anche di altro. In incontri del genere, quando c’è di mezzo la Politica, ma soprattutto le relazioni internazionali, risulta sempre interessante osservare e analizzare tutto quello che è l’aspetto d’immagine dell’evento: le foto di gruppo, gli incontri, i tavoli, le strette di mano, gli sguardi, i sorrisi, il linguaggio del corpo.
LA STORICA FOTO DI GRUPPO
Probabilmente l’immagine di maggiore impatto è la foto di gruppo realizzata sabato, ma non quella tradizionale con tutti i leader politici (che vedremo dopo), bensì quella realizzata successivamente (e di fatto a sorpresa) con anche i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari italiani impegnati nella lotta al coronavirus. Un giusto riconoscimento, un’immagine del nostro tempo, una foto potente che resterà sicuramente nella storia.

Invece, come detto, prima di quest’ultima foto è stata scattata anche quella più “classica” con solo le varie figure politiche. E in tale foto ci sono alcuni elementi che saltano all’occhio e che meritano di essere riportati e analizzati.

Anzitutto le due figure vicino al premier italiano: alla sinistra di Draghi il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita (Faisal bin Farhan al-Saud) che ha avuto la presidenza del G20 lo scorso anno, mentre alla destra di Draghi il presidente dell’Indonesia (Joko Widodo) che invece ospiterà il vertice l’anno prossimo. Poi colpisce molto la posizione del presidente americano Biden, in prima fila ma relegato all’estremo margine, mentre subito dietro Draghi c’è la Merkel, che spicca con il suo abito giallo (così come spicca il rosso della von der Leyen). E a proposito di vestiti, è da notare che la maggior parte dei leader uomini (a partire da Draghi) indossa una cravatta di colore blu/azzurro, colore dell’Italia, ma anche del G20 di quest’anno.
I SALUTI A DRAGHI
Interessanti, dal punto di vista del linguaggio del corpo, sono i saluti rivolti al premier italiano Mario Draghi dai vari capi di Stato e di Governo all’arrivo al luogo del G20 sabato mattina.
Tra i saluti più calorosi e informali ci sono quello del primo ministro dell’India Narendra Modi con una stretta di mano prolungata e mezzo abbraccio, quello del presidenze della Francia Emmanuel Macron con entrambe le mani sugli avambracci e un sorrisone e quello della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con una doppia stretta di mano e ampi sorrisi.
Ci sono stati anche diversi saluti covid free come quello del primo ministro dell’Australia Scott Morrison con la mano sul cuore, quello del primo ministro del Canada Justin Trudeau con un inchino a distanza (con mascherina) e quello del presidente dell’Argentina Alberto Fernandez con mano sul cuore e inchino a distanza (con mascherina).
È da notare, tra l’altro, che Draghi si adegua ogni volta al saluto di chi ha davanti, senza fare mai la prima mossa.
Da citare anche il pugnetto della cancelliera tedesca Angela Merkel e il saluto del presidente americano Joe Biden con stretta di mano, tocco sul gomito, tocco sulla spalla e grandi sorrisi.
GLI INCONTRI (E LE FACCE) DI MATTARELLA
Il linguaggio del corpo è sempre importante, le foto sono preziose. A margine del G20, nella giornata di venerdì, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato alcuni leader politici, in modo particolare il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e il presidente americano Joe Biden.
Basta una rapida visione delle foto ufficiali dei due incontri per notare immediatamente la diverse espressione facciale di Mattarella: più composta e seria (con sguardo verso il basso) vicino a Bolsonaro, più felice e sorridente vicino a Biden.
LA CENA MONDIALE DEL QUIRINALE
E a proposito di Mattarella, una questione che non riguarda direttamente la politica delle immagini e la dimensione visiva, mediatica, della politica e delle relazioni internazionali, ma piuttosto un aspetto del cosiddetto “soft power”. Sabato sera i vari capi di Stato e di Governo del G20 (con rispettivi/e consorti) sono stati ospiti a cena al Quirinale. Di particolare interesse è il menù preparato per l’occasione, vista la presenza di persone provenienti da tutto il mondo, con culture, tradizioni e religioni totalmente differenti (anche dal punto di vista gastronomico). Salmone all’aneto per antipasto, risotto alla zucca per primo, poi spigola con verdure per secondo con contorno di sfoglia di pomodoro, cuori di carciofi e patate farcite, infine come dessert una crema di mandarino. Insomma, una netta prevalenza di pesce e verdure.
LA MONETINA A FONTANA DI TREVI
Uno dei momenti più iconici di questo G20 italiano è sicuramente il tradizionale lancio della monetina a Fontana di Trevi fatto da alcuni dei leader domenica mattina. Un’immagine divertente.
