Tra le grandi famiglie che hanno avuto un ruolo importante nella storia d’Italia e d’Europa e che davvero hanno segnato (e fatto) la Storia, vi è indubbiamente la casata dei Medici, antica famiglia fiorentina.

Il potere dei Medici durò (con qualche breve interruzione) all’incirca dal 1434, con l’enorme potere sulla città di Firenze da parte di Cosimo il Vecchio, al 1737, con la morte senza eredi del granduca di Toscana Gian Gastone. Una famiglia, dunque, che ha vissuto da protagonista la Storia per circa tre secoli.

Quella dei Medici fu una famiglia di notevole grandezza, spessore storico, da diversi punti di vista, e ciò la rese diversa (e più importante) rispetto a molte altre famose e storiche famiglie italiane ed europee.

La grandezza dei Medici è data anche dal gran numero di persone importanti che sono nate in questa famiglia.

Per quanto riguarda ad esempio l’ambito religioso, i Medici diedero alla Chiesa cattolica ben tre papi, risultando così la famiglia non romana con più pontefici e in assoluto una delle famiglie che nel corso della storia ha espresso più papi (al terzo posto, dopo i Conti di Tuscolo, i Conti di Segni, e al pari dei Savelli).

I tre papi dei Medici furono: Leone X, nato Giovanni, figlio di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, papa dal 1513 al 1521 (dopo Giulio II della Rovere e prima di Adriano VI di Utrecht); Clemente VII, nato Giulio, figlio di Giuliano de’ Medici (fratello di Lorenzo il Magnifico) e di una certa Fioretta, papa dal 1523 al 1534 (dopo Adriano VI di Utrecht e prima di Paolo III Farnese); Leone XI, nato Alessandro, figlio di Ottaviano de’ Medici e Francesca Salviati, papa nell’aprile del 1605 (dopo Clemente VIII Aldobrandini e prima di Paolo V Borghese).

Rimanendo sempre in ambito religioso, dalla famiglia dei Medici uscirono anche ben dieci cardinali (di cui poi appunto tre divennero papi), a cui se ne aggiunge un’altra decina, se si considerano i cardinali appartenenti alla famiglia Medici da parte di madre.

Ma ci furono Medici importanti anche a livello internazionale: appartengono alla famiglia dei Medici anche due importanti regine consorti di Francia. Si tratta di Caterina de’ Medici, moglie di Enrico II di Valois, madre dei futuri re Francesco II, Carlo IX ed Enrico III, e di Maria de’ Medici, moglie di Enrico IV di Borbone, madre di Luigi XIII.

Il momento probabilmente più importante, famoso, conosciuto, insomma l’apogeo, della storia dei Medici è quello che comprende le vite di Cosimo il Vecchio (1389-1464) e di suo nipote Lorenzo il Magnifico (1449-1492), due figure di notevole spessore storico (e non solo, anche politico, economico, culturale,…). Si tratta sostanzialmente del Quattrocento.

In un’epoca di guerre e scontri tra i vari Stati italiani, prima Cosimo e poi Lorenzo cercarono di mantenere la pace in Italia e di stipulare alleanze. Alla base della loro iniziativa stava un’idea politicamente e storicamente di fatto corretta: la consapevolezza che nessuno Stato italiano fosse così grande e potente da poter sopraffare gli altri e assumere l’egemonia in una regione o addirittura in tutta la penisola e che allo stesso tempo nessuno Stato italiano fosse così piccolo e poco potente da non riuscire a difendersi da solo o con alleanze contro gli attacchi espansionistici degli altri. La grandezza dei Medici sta anche qui: nell’aver sempre cercato un equilibrio, un compromesso, un legame di alleanze, la pace.

La dimostrazione pratica e concreta è la pace di Lodi del 1454, con cui Cosimo riesce a porre fine allo scontro tra Venezia e Milano, e la conseguente Lega italica, nella quale sono alleati i vari Stati italiani (Firenze, Milano, Venezia, e poi anche il papa, Napoli e altri Stati minori). Ciò permette in Italia di fatto un quarantennio di pace, di cui si fa garante, prima Cosimo, poi soprattutto Lorenzo, l’ago della bilancia della politica italiana, tant’è che dopo la morte di quest’ultimo, Firenze e l’Italia piombano nel caos e nella guerra (le guerre d’Italia, la discesa di Carlo VIII di Francia, il sacco di Roma, la discesa dell’imperatore Carlo V,…).

Un tratto caratteristico che ha reso grande la famiglia dei Medici (e diversa rispetto alle altre famiglie ricche del tempo) è stato l’interesse e l’attenzione verso il popolo. Una famiglia non nobile di nascita, ma proveniente da strati sociali più bassa e diventata ricca nel corso del tempo, grazie a investimenti, fatiche, sacrifici, idee, progetti e grande capacità visionaria, una famiglia che non ha dimenticato le proprie origini e che, in una Firenze avida, in cui i ricchi nobili facevano di tutto pur di accrescere i propri guadagni, ha sempre elargito donazioni per i più poveri, i più disagiati, i più emarginati. Una famiglia che ha fondato il proprio potere anche sul sostegno del popolo  (caratteristica che, decenni dopo, Macchiavelli suggerirà al principe ideale).

Quella dei Medici è stata una grande famiglia anche per tutto quell’immenso patrimonio (materiale e immateriale) che ci ha lasciato. La grande diffusione del Rinascimento in Italia e in Europa è anche merito dei Medici, del loro mecenatismo e del loro grande interesse per la cultura, l’arte, la letteratura. Michelozzo, Beato Angelico, Filippo Brunelleschi, Donatello, Marsilio Ficino, Sandro Botticelli, Angelo Poliziano, Andrea del Verrocchio, Leonardo da Vinci, Giuliano da Sangallo, Pico della Mirandola, Michelangelo sono solo alcuni degli intellettuali che strinsero intensi rapporti con Cosimo e Lorenzo de’ Medici.

In un mondo di scontri e guerre, di tradimenti ed egoismi, di avidità ed esaltazione della ricchezza, di ricerca del potere, loro hanno sempre ricercato il compromesso, la pace, le alleanze, il bene del popolo, la cultura, il sapere: sta tutta qui la grandezza storica e umana di Cosimo il Vecchio, di Lorenzo il Magnifico e della famiglia dei Medici in generale.